Forfettari: un giro senza rischi sulla giostra del concordato preventivo biennale. In via sperimentale i contribuenti che utilizzano il regime agevolato infatti potranno aderire al concordato unicamente per una sola annualità, quella attualmente in corso e presentando istanza di adesione il 15 ottobre 2024, data in cui già avranno la quasi piena cognizione del reddito realizzato nell'anno 2024, quello “da patteggiare”. In poche parole quindi i forfettari in sede di adesione per l'anno 2024 potranno confrontare il reddito “proposto” dall'amministrazione non con un reddito ignoto, perché ancora da realizzare, ma con un reddito quasi certo perché praticamente formato. Stesso effetto, ma parziale, lo avranno i soggetti ISA. Per loro la proposta di reddito sarà biennale (per gli anni d'imposta 2024 e 2025) ma anch'essi presentando istanza ad ottobre 2024 di fatto avranno ampia conoscenza del reddito realizzato per il periodo d'imposta 2024 e la scommessa di realizzare il reddito da concordato dovranno giocarsela solo per il 2025.

I calcoli in aututnno

Queste sono alcune considerazioni sul dlgs concordato preventivo biennale approvato lo scorso 25 gennaio in Consiglio dei Ministri. Ai sensi dall'articolo 8 del decreto legislativo l'agenzia delle entrate per il solo anno 2024 metterà a disposizione dei contribuenti e degli intermediari entro il 15 giugno prossimo (a regime 15 aprile) un apposito programma per acquisiti e dati necessari ad elaborare la proposta di reddito. I contribuenti interessati all'utilizzo del Cpb potranno utilizzare il software per calcolare in autonomia il reddito biennale e trasmettere poi l'accettazione all'agenzia delle entrate entro il 15 ottobre 2024. Se da un lato la data di accettazione fissata al 15 ottobre risulta indispensabile per evitare un ingorgo di scadenze fiscali nelle precedenti mensilità, dall'altro lato un termine così vicino alla conclusione dell'annualità ha riflessi sulla logica dello strumento che contrappone una serie di vantaggi per il contribuente ad una scommessa sul reddito da parte dello stesso che accetta di realizzare e si vincola ad un imponibile più alto rispetto a quello dichiarato in precedenza.

Una commessa sul reddito 2024

Questo effetto di quasi neutralizzare il fattore “scommessa” sul reddito dell'anno 2024, se rileva solo parzialmente per i soggetti ISA che di fatto scommettono per due anni avendo una proposta biennale, si fa fortissimo sui forfettari che invece avranno il reddito bloccato per una sola annualità. All'articolo 7 comma 2 del decreto viene stabilito che nei confronti dei contribuenti esercenti attività d'impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfetario di cui all'articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, per il solo periodo di imposta 2024, l'applicazione del concordato preventivo è limitata, in via sperimentale, a una sola annualità. Qualora poi volessero “patteggiare” nuovamente con il fisco, i contribuenti a forfait dovranno rideterminare la proposta di reddito nel 2025 ed eventualmente accettarla (sempre a condizione che l'istituto venga confermato anche per l'anno d'imposta 2025 per questa categoria di soggetti).

Dovranno rispettare il calendario 2025 con software disponibile il 15 aprile, termine di adesione/accettazione della proposta fissato entro il termine al 30 giugno e pagamento del primo acconto calcolato già sulla base del (maggior) reddito da concordato entro nella medesima data.

Giuliano Mandolesi – 27 gennaio 2024 – tratto da Italia Oggi

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