Nell'ipotesi di adesione a Opzione donna per la pensione anticipata, cosa si intende per "essere caregiver da almeno 6 mesi continuativi"? È sufficiente essere titolare di permessi "Legge 104" per assistere il disabile, e quindi usufruire dei 3 giorni mensili, oppure è necessario essere in permesso per congedo straordinario retribuito per almeno 6 mesi?

 

l diritto al trattamento pensionistico anticipato (c.d. "opzione donna"), riservato alle donne che scelgono il criterio del calcolo contributivo, è riconosciuto alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2023 hanno:

- un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni;

- un'età anagrafica almeno pari a 61 anni (60 anni con 1 figlio; 59 anni con 2 o più figli).

Per esercitare l'opzione occorre trovarsi, al momento della presentazione della domanda, in una delle seguenti condizioni:

- assistere da almeno 6 mesi continuativi il coniuge o un parente di 1° grado convivente con handicap in situazione di gravità (o un parente o affine di 2° grado convivente, se i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compiuto i 70 anni, siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti). L'interessata deve attestare entrambe le condizioni tramite autodichiarazione;

- avere una riduzione della capacità lavorativa (accertata dalle commissioni competenti per il riconoscimento dell'invalidità civile) superiore o uguale al 74%;

- essere lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto (presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, ex MISE) per la gestione della crisi aziendale (in questo caso l'età anagrafica richiesta è sempre di 59 anni, a prescindere dal numero dei figli).

05 marzo 2024 – tratto da corriere.it

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